Exhibition at Studio GR 20, Padova, Italy
Published Nov 29, 2009
Fritz Maierhofer: Jewelry, Sculptures & Furniture Projects
13 November to 22 December 2009
Studio GR 20
Via dei Soncin 27
Padova, Italy
A Fritz Maierhofer, storico innovatore del gioiello contemporaneo, sono state dedicate molteplici esposizioni in Italia e, in particolare, a Padova, sia in sedi pubbliche che in gallerie private.
In questa mostra per la prima volta viene documentata la sua attività di scultore e di designer nonché di orafo con opere recenti che comprendono anche una serie di lavori rivolti al pubblico maschile. È da tempo che, seppure limitatamente, si effettua, da parte di alcuni artisti, tra cui Peter Skubic e Helfried Kodrè, l’elaborazione di ornamenti maschili nell’intento di superare quella seriosità nell’abbigliamento dell’uomo che solo da meno di un secolo ha escluso il gioiello per una presunta sobrietà che, al contrario, non corrisponde ai mutamenti di costume e di vita sociale odierna. Maierhofer si limita all’invenzione di gemelli, gioiello ancora in uso ma con tradizioni stanche e ripetitive: l’impostazione astratta dei suoi gemelli accede a interventi che, se pure minimalisti, deflagrano in un colorismo brillante. Il gioco, l’ironia dell’artista sono sempre presenti, come nelle sue opere originarie degli anni sessanta-settanta, quando le invenzioni strutturali, d’impatto meccanicistico, si proiettavano in un colorato mondo Pop.
Maierhofer si occupa da sempre di scultura. Le sue opere si trovano in piazze o in giardini di Vienna, di Gand, di Costanza, di Prigglitz: esse si contraddistinguono per una concezione costruttivista al cui interno spesso si evolvono complesse movimentazioni di moduli tecnologici che liberamente contrastano con la severità normativa di base,on in una opposizione dialettica, ma come intervento liberatorio.
Le sculture presenti nella mostra sono nuovi lavori: esse mostrano una elaborata costruzione risolta nell’assoluta leggerezza. Le forme, masse volumetriche irregolari, sembrano aprirsi mostrando una coesistenza di plurime lastre, di diverse misure e spessori, lamine le cui piegature smaterializzano il metallo dando alle superfici quasi una apparenza cartacea.
Le porzioni rettangolari creano un effetto d’immediatezza, d’improvvisazione, di processo casuale e caotico. Sembrerebbe che l’opera potesse subire interventi o ulteriori variazioni, mentre la perfezione dei rapporti, le ombre chiaroscurali date dalle pieghe, hanno l’esatto equilibrio di una opera compiuta.
Lo stesso concetto di spontanea levità è mantenuto nelle lastre di acciaio, anche colorate, che fanno da supporto a tavoli, inediti lavori dell’artista che si cimenta in elementi di arredo. La forza plastica di queste basi, lasciate visibili dalle coperture in vetro o in perspex,le rende opere di scultura. Anche in questi progetti, dalla organizzazione geometrica, interviene quell’apporto disgregante, quasi giocoso, che contraddistingue buona parte dell’opera di Maierhofer. Alcune basi sono ritagliate da lastre colorate a forma di semicerchio o porzione di cerchio di diverse misure che, nei liberi accostamenti, realizzano una ambientazione spaziale di curve e controcurve contrapposte in uno spontaneo avvicendamento. Le spille, gli anelli, mantengono la stessa composizione delle sculture e delle opere di design, allorché le lamine di sottile spessore, nella reiterazione della loro piegature, esaltano il valore espressivo delle angolazioni.
Graziella Folchini Grassetto